La vendemmia 2021 in Puglia è stata trainata da vitigni forti, nonostante un ritardo e un calo di produzione dovuti agli sbalzi del cambiamento climatico, dalle gelate alla siccità. Cresce nell’export e presenta il fiore all’occhiello della produzione di coltivazioni storiche salvate dall’estinzione grazie a imprenditori lungimiranti.
A fare da contrappunto ai dati, l’esperienza di un produttore d’eccellenza, Antonio Cavallo per la Zonin. Il marchio ha festeggiato i suoi 200 anni di vita ed è presente in Puglia con la produzione vitivinicola e olearia di Masseria Altemura, nell’agro di Torre Santa Susanna e Oria (Brindisi). Qui si produce principalmente il Primitivo Doc di Manduria, affiancato dal bianco Fiano, dal Negroamaro e dall’Aglianico.
Vendemmia Puglia 2021: lieve calo della produzione, aumentano i consumi domestici e l’export
“Con la maturazione delle uve avvenuta in leggero ritardo rispetto agli ultimi anni, la vendemmia è partita alla fine di agosto, stressata dalle alte temperature registrate a giugno e dalle gelate di fine estate”. Lo spiega Antonio Cavallo. “E questo – prosegue – ha favorito le raccolte più tardive, che presentano un buon grado alcolico”.
Sono confermati, dunque, i dati snocciolati da Coldiretti Puglia, che per via di questi sbalzi a macchia di leopardo su tutta la regione, ha registrato un calo generale della produzione intorno al 5%.
Alla lieve flessione hanno risposto almeno quattro dati più che confortanti:
- la sempre maggiore richiesta di vini pugliesi in tutta Italia, con l’ingresso del Primitivo e del Negroamaro nella top 10 dei vini più venduti sul territorio nazionale;
- il boom dei consumi domestici di vini e spumanti pugliesi (+21,3% rispetto al 2020);
- la ripresa del settore enoturistico e della ristorazione con valore di oltre un miliardo di euro;
- la grande ripresa dell’export con un +18,8% nel primo semestre 2021.
Conferma il dato sull’export anche Antonio Cavallo: “I nostri mercati esteri di riferimento sono gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito, Germania, Australia, Russia, Canada e Svizzera. Tutti quanti hanno risposto in maniera positiva rispetto all’offerta di vino pugliese, rappresentativa della tradizione enoica italiana, una conferma dell’interesse crescente rispetto alla Puglia e al suo territorio”.
Vendemmia Puglia 2021: focus sui vini
Il Primitivo
A spingere la vendemmia è senza dubbio il Primitivo,+23,6% delle vendite rispetto al 2020. Una tipologia di uva che cresce soprattutto nella Puglia centro-meridionale e deve il suo nome alla sua maturazione che anticipa tutte le altre. Produce un vino molto robusto, le cui eccellenze si trovano a Manduria (Taranto) e Gioia del Colle (Bari).
Il Negroamaro
Al secondo posto delle produzioni pugliesi più vendute nel 2021 (+14,6%). Il suo nome è una combinazione del latino niger e del greco mavros, entrambi indicanti il colore nero. Un’uva versatile, dal gusto intenso che trova il suo ambiente ideale nel Salento.
Nero di Troia
Il vino prodotto nel Foggiano completa il podio delle produzioni pugliesi più vendute. L’origine del nome è da attribuirsi al colore intenso dell’uva da cui è prodotto e dalla cittadina che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo.
Susumaniello
Prodotto nella provincia di Brindisi, questo vino dal gusto importante ha origini dalmate. Deve il suo nome al fatto che nei primi dieci anni di vita produce molto “caricandosi come un somaro”. È il primo esempio di vitigno anticamente usato per tagliare altri vini che stava scomparendo, ma è stato rivitalizzando con successo dagli imprenditori locali.
Bombino
Stava subendo la stessa sorte del Susumaniello, e come il suo “compare” brindisino ha avuto un’esplosiva riproposta. Il suo nome deriva, forse, dalla forma degli acini. Prodotto soprattutto nella Puglia settentrionale.
Vendemmia Puglia: 2021 in archivio, ora le sfide del vino pugliese nel 2022
“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento del vino che ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare”.
Si conclude coì il rapporto sulla vendemmia del 2021 in Puglia con la riflessione del presidente regionale, Savino Muraglia. “Per sostenere – aggiunge – il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. La forza della proposta vitivinicola pugliese deve superare anche il prossimo anno questa “bolletta logistica” imposta dal contesto.