Il Gargano può conquistare anche gli amanti delle due ruote. Terra selvaggia perfetta per gli amanti della natura, dei luoghi solitari e silenziosi, delle calette deserte e dei piccoli borghi da scoprire poco alla volta, pedalata dopo pedalata. Scoprire il Gargano in bici vi permetterà di respirare tutta la sua essenza, regalandovi scorci che viaggiando in auto in velocità si perdono facilmente. Ecco alcuni itinerari che potete percorrere in bici a seconda del vostro livello di preparazione. Le strade del Gargano sono una vera e propria festa per i cicloamatori che amano confrontarsi con percorsi sfidanti. Meravigliosi saliscendi sulla litoranea da Peschici a Mattinata, le salite verso Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra, e non mancano neppure i lunghi rettilinei come quello fra Calenella e i laghi di Lesina e Varano. Ingredienti perfetti sia per una vacanza a pedali sia per un vero bike camp. Il Grande Circuito del Gargano è un’”otto volante” (in inglese, rollercoaster) formato da due anelli per un totale di 200 km e 3000 metri di dislivello, senza nulla da invidiare alla più famosa Costiera di Amalfi e Sorrento. I più audaci lo fanno in un giorno. Ecco gli itinerari da non perdere.
GARGANO SUD
MANFREDONIA – BAIA DELLE ZAGARE
Il primo itinerario parte da Manfredonia per una lunghezza totale di 233 chilometri e un dislivello fino a 3870 metri. Un continuo saliscendi che vi permetterà di ammirare ogni angolo di questa splendida terra. Da Manfredonia si può proseguire verso Mattinata fino alla destinazione finale di Baia delle Zagare. Sosta dovuta in una delle spiagge più belle del mondo. Percorrendo questo itinerario siete sull’anello sud che segue la litoranea. Potete spingervi fino all’architiello di San Felice, un monumento naturale. Il ritorno avviene sulla statale interna che nel primo tratto da Mattinata fino all’altezza di Monte Sacro è chiusa al traffico e nel secondo tratto dal valico di “tacca del Lupo” resta una strada a basso traffico.
VIESTE – FORESTA UMBRA
Vieste è il luogo privilegiato per raggiungere il cuore del Parco Nazionale del Gargano. La Foresta Umbra è ricca di sentieri, i più fattibili e meglio segnalati sono quelli forestali. L’itinerario consigliato è un anello che parte da Sfinalicchio salendo in foresta sul sentiero Caritate-Sfilzi-Baracconi, su cui con una breve deviazione di mezzo chilometro da fare rigorosamente a piedi e in silenzio si può visitare l’unica sorgente della foresta. Una volta arrivati in cima, a poco più di 800 metri di altezza, si possono vistare tutti i luoghi più iconici della Foresta Umbra: il villaggio dei carbonari ricostruito presso il centro visite, il laghetto, l’area di Falascone con vegetazione caratterizzata dalla presenza delle faggete della riserva MAB Unesco, con una componente dominante di aceri e carpini, il lago di Otri, Caserma Murgia e Torre Palermo. Volendo, si può fare questo giro come un anello variabile di lunghezza dai 10 ai 20 km, senza particolari dislivelli e fattibile per tutti, anzi, da fare lentamente. Il percorso Ginestra, che si diparte all’ombra di un castagneto vicino al cutino d’Otri, è invece una discesa molto divertente, che si ricollega dopo 10 km nei pressi della piscina delle rane vicino Caritate alla strada provinciale del Mandrione. Quest’ultima è anche utilizzata dalla maggior parte dei bikers per salire più comodamente (tempo circa 2 ore) e poi scendere da Sfilzi o da Ginestra, a seconda dei gusti.
PARADISO SELVAGGIO
Questo itinerario da fare in bici da trekking o MTB, con partenza e ritorno dal lungomare Mattei di Vieste, si svolge nella prima parte in collina lungo una strada abbandonata che dolcemente porta in circa 2/3 ore a 600 metri di altezza quasi fino al valico di Tacca del Lupo. Dopo aver percorso un tratto di strada statale, si svolta lunga una sterrata molto scenografica che dopo alcune discese conduce presso la zona dell’agriturismo Sgarrazza, Ritorno facile in discesa con la possibilità di fare uno stop una necropoli di epoca daunia.
CALENA E MONTE PUCCI
Questo percorso ad anello per mountain bike è l’ideale se state trascorrendo una vacanza a Peschici, Si può partire dal trabucco di Monte Pucci e visitare l’omonima area archeologica. L’itinerario si arrampica su un rilievo collinare ornato da alberi di leccio, roverelle e pini d’Aleppo. A metà della salita si incontrano la casetta rossa, ex rifugio di caccia, gli alberi patriarchi di Gadescia e a poca distanza un’azienda agricola. Giunti alla strada principale da Vico del Gargano alla Foresta Umbra, in località Parchetto, dopo meno di un km di asfalto, s’imbocca il sentiero di ritorno per Càlena. Ancora, è possibile allungare il giro di 15 km continuando a salire al Rifugio Sfilzi, alternando la strada asfaltata al sentiero per Baracconi che porta nel cuore della Foresta Umbra. Lungo la via del ritorno si incontrano alberi di Leccio e i faggi del bosco di Manatecco, con una vecchia casa forestale abbandonata, e non è raro sentire il tipico tambureggiare dei picchi sui tronchi degli alberi. La piana di Càlena, antica abbazia benedettina, è la meta finale di questo itinerario che combina suggestioni storiche e naturalistiche.
GARGANO NORD
PESCHICI – RODI – LAGO DI VARANO
L’anello a nord, anche questo con partenza da Vieste, attraversa la costa dei trabucchi fino a Peschici e passa all’ombra della Pineta Marzini, per farsi pianeggiante da San Menaio a Lido del Sole tranne una breve salita nel borgo di Rodi Garganico. Il ritorno in salita tocca i borghi di Ischitella e Vico del Gargano, dove cominciano i tornanti per la Foresta Umbra oltre gli 800 metri di altezza. Finale in discesa lungo la strada del Mandrione circondata da faggi e querce. Attraversando un percorso caratterizzato da un susseguirsi di curve si procede verso Peschici e Rodi Garganico. Il giro comincia nel centro di Rodi Garganico e si inerpica lungo il panoramico Sentiero degli Agrumeti e degli Uliveti. La strada, in parte bianca in parte asfaltata cammina in direzione parallela alla costa fino alla località Canneto incontrando l’omonima chiesetta rurale con la sua fontana di acqua sorgiva. Il giro prosegue per contrada Mascherizzo su una stretta strada asfaltata sempre immersa negli agrumeti. Da non perdere costeggiando dove possibile con la bici il lago di Varano per raggiungere il comune di San Marco in Lamis. Da qui il vostro viaggio potrà terminare in un’altra meta del pellegrinaggio garganico, San Giovanni Rotondo. Infine chi vuole spingersi ancora oltre può procedere in direzione di Monte Sant’Angelo per concludere la sua pedalata nel paese del pane e del Santuario di San Michele Arcangelo: una sfida per i più arditi ed esperti considerando che vanno affrontate ben 5 km di curve in salita.