Vincenzo Deluci: una vita sempre piena di musica. Nato nel 1974 a Fasano, Brindisi, racconta che a quattro anni alzò la testa in un negozio di giocattoli e s’innamorò di una trombetta di plastica. Oggi Vincenzo è costretto a una vita più complicata per la tetraplegia che lo ha colpito dopo un incidente. Non ha abbandonato i suoi sogni, però, e ha avviato una raccolta fondi per permettere anche a chi è nelle sue condizioni di suonare, grazie a una scheda Arduino.
L’esperienza musicale di Vincenzo Deluci
Dopo la trombetta giocattolo, Vincenzo prende le prime lezioni di musica a 8 anni dallo zio paterno, poi la sua passione cresce finché, nel 1992, si diploma al conservatorio e intraprende la carriera concertistica.
Nel 1994 vince una borsa di studio e si diploma al Corso di Alta Qualificazione Professionale per musicisti, bandito dalla Comunità Europea. In quel periodo può studiare jazz con Paolo Fresu.
Da quel momento partecipa a molte formazioni jazz e ad altrettante manifestazioni in tutta Italia.
Lavora con gli Avion Travel, Renzo Arbore, Sergio Caputo, Vinicio Capossela e Lucio Dalla, che accompagna in un indimenticabile tour in Puglia nel 2004. Nel 2001 è tromba solista sulle musiche di Duke Ellington per il maestro Bruno Tommaso. Nel 2003 partecipa a un tour negli Usa con grandi musicisti: Marc Ribot, Danny Q. Davis, Steamboat Bill Junior e tanti altri.
La discografia
Vincenzo Deluci partecipa alle colonne sonore di film e cortometraggi e il suo nome è presente in una quantità sterminata di progetti musicali, dei quali si ricordano a titolo parziale:
- Amare Terre con B. Tommaso e Steamboat Bill Jr.
- When the saint go marching out con A. Di Lorenzo
- Balanco con Balanco
- Meridiana con la Meridiana Multijazz Orchestra
- Ning e Nang con Torre di Nebbia
- Volevo solo Giocare con Serial Killer
- L’uomo di Jazz con V. Deluci e D. Saccomanno
- Experience 1979/2002 con M. Magliocchi
- Follow me con G. Marasciulo
- On the irish side of blues street con A. Breschi e Dabirè Gabin
- Tecnopolis con R. Ottaviano
- Celticafrican con A. Breschi e Dabirè Gabin
- Beduin con Pino di Modugno
- Nomadic Aura con A. Breschi
- Sun Sea Big Band con L. Lozuppone
- Uruetu omaggio a Bob Marley con Camillo Pace
- VianDante di e con Vincenzo Deluci e Peppe Servillo
- Terronia con Pino Minafra
E tanti, tanti altri.
Tra i suoi progetti personali: La rana dalla bocca larga (2007), VianDante (2010), Soldati semplici (2018).
L’incidente che non spegne la musica
La notte del 23 ottobre 2004, a trent’anni, Vincenzo sta tornando da Maglie (Lecce) nella sua Fasano, dopo l’ennesimo concerto. È al posto del passeggero con altre tre persone. All’improvviso un pirata gli taglia la strada. L’auto finisce in un fossato. E in coma e viene ricoverato all’ospedale “Perrino” di Brindisi. Dopo alcuni giorni è chiaro che perderà definitivamente l’uso degli arti inferiori e superiori: la diagnosi è tremenda. Tetraplegia.
Vincenzo Deluci scrive così di quel periodo: “La vita cambiava. Radicalmente. E cambiavano le abitudini. Cambiava tutto. La tromba rimaneva lì, in un angolo: eppure, sempre al centro dei pensieri, nella testa. Ma senza una mano che la guidasse. La musica, a quel punto, sembrava lontana: l’ultimo dei problemi. Con una carrozzina comandata elettricamente, le priorità sono altre”.
Però resiste, grazie anche all’affetto e al supporto di amici e famigliari. Riprende a vivere una vita dignitosa, a leggere e studiare. Torna a comporre. Ma vuole anche ritornare a suonare.
Passano sei anni. Il 21 giugno 2010, Vincenzo torna a suonare nelle grotte di Castellana. Un luogo magico. Sale sul palco con un guanto speciale e una tromba a coulisse, che è in realtà un trombone a tiro adattato.
Più tardi usa uno strumento a pistoni con puntatore ottico e comandato da un joystick, progettato insieme all’amico Roberto De Nicolò di Ingegneria senza frontiere.
Nel frattempo si diploma ancora in musica elettronica e diventa insegnante di musica a fiato e disabilità al conservatorio musicale “Tito Schipa” di Lecce.
Ancora non si ferma.
Vincenzo Deluci e l’associazione AccordiAbili
Nel 2011 Vincenzo Deluci fonda l’associazione di promozione sociale AccordiAbili. Il progetto gli viene in mente dopo aver composto e suonato le note di VianDante, una metafora della sua esperienza, con la partecipazione di Peppe Servillo.
L’associazione ha lo scopo di supportare la ricerca e la produzione di strumenti musicali per i disabili fisici e superare così le barriere dei loro impedimenti.
Vincenzo Deluci e il progetto M.U.S.A.
L’esperienza musicale di Vincenzo Deluci e le attività della sua associazione AccordiAbili portano allo sviluppo di un prototipo di tromba che permetta di suonare anche ai tetraplegici. Dopo alcuni anni di sperimentazione, il progetto approda sulla piattaforma di crowdfunding Eppela.
Il progetto si chiama M.U.S.A. (Mouth Ultimate Sound Adapter) e permette ai musicisti di poter suonare la tromba grazie a un minimo impiego di fiato e al cosiddetto IoT, in italiano l’internet delle cose.
M.U.S.A. è formato da una cannuccia, una scatolina bianca e una scheda Arduino. Può essere attivato con minimi movimenti della testa e soffi lievi per muovere la cannuccia alimentare che attiva il meccanismo.
La raccolta fondi serve a produrre altri prototipi e a realizzare la formazione per i musicisti o i loro accompagnatori. Dopo meno di una settimana sono stati raggiunti e superati i 10.000 euro fissati come obiettivo e l’associazione sta ampliando e migliorando la produzione del prototipo.