Seconda serata del Festival, 13 nuove canzoni da ascoltare e ancora tante sorprese.
Se la serata inaugurale di Sanremo 2022 era stata la serata dell’emozione, il secondo appuntamento è stato quello dell’impegno e del politically uncorrect. Del resto con un ospite come Checco Zalone bisognava aspettarselo.
Il racconto della seconda serata del Festival di Sanremo 2022
Dopo il successo da record della serata inaugurale, che ha fatto registrare il 54% di share (con 10.911.000 spettatori – non succedeva dal 2005), anche il secondo appuntamento con il Festival è stato pieno di momenti topici. Proprio a partire dai primi minuti.
Dopo aver sceso la scala dell’Ariston, infatti, Amadeus ha dedicato un omaggio a Monica Vitti, scomparsa proprio nella mattinata di ieri. Ma “the show must go on” e quindi il conduttore ha dato subito il via alla gara, invitando a salire sul palco Sangiovanni con il brano “Farfalle”, giovanissimo talento arrivato secondo alla scorsa edizione di “Amici” di Maria De Filippi.
A questo punto scende dalla scala la co-conduttrice della seconda serata, Lorena Cesarini, 35 anni, attrice romana nata a Dakar, conosciuta per la serie di Netflix “Suburra” e presenta il primo degli artisti del Sud di questa serata, il cantautore napoletano Giovanni Truppi con il brano “Tuo padre, mia madre, Lucia”. La sua performance sarà molto apprezzata dai giornalisti, che gli regaleranno l’undicesimo posto nella classifica generale.
Il monologo contro il razzismo di Lorena Cesarini
Ritorna sul palco Lorena Cesarini. Pochi attimi di emozione, poi subito il suo profondo monologo sul razzismo ha ammutolito e commosso tutto l’Ariston. «A 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, io resto nera. Fino ad oggi a scuola, all’università, al lavoro, sul tram anche, nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmelo. Invece appena Amadeus dà questa notizia certe persone hanno sentito proprio questa urgenza. Evidentemente per alcuni il colore della mia pelle è un problema, al punto che hanno voluto dirlo a tutti. Vi leggo alcune frasi che sono uscite sui social. La prima: “non se lo merita l’hanno chiamata lì perché è nera”. “È arrivata l’extracomunitaria” (che brutta parola). “Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori”». L’attrice ha concluso leggendo alcuni passaggi del libro: «Il razzismo spiegato a mia figlia» dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun. Perché, ha concluso, «la cosa più importante è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram».
Si ritorna alla gara con l’esibizione del gruppo Le Vibrazioni che portano il brano “Tantissimo”. La canzone è molto ritmata, ma non spacca: il pubblico dei social non l’apprezza e la sala stampa la relega nelle ultime posizioni. Grande assente di questa performance è lo storico maestro Beppe Vessicchio, che nei giorni scorsi è risultato positivo al Covid ed è stato sostituito.
Checco Zalone: One man show
A questo punto entra in scena l’attesissimo superospite della serata: Checco Zalone. Amadeus lo aspetta sul palco, ma lui non si presenta. E’ seduto in galleria: «Volevo partire da quassù perchè io amo il popolino». Dopo aver ricordato le sue origini pugliesi, nel piccolo paese di Capurso (in provincia di Bari), il comico da il via alla prima delle sue tre gag, azzeccate e scorrette come nel suo stile. Prima si trasforma in un menestrello cantastorie raccontando una favola in calabrese: una vera e propria rilettura della favola di Cenerentola in chiave LGBTQ.
Poi Zalone assume le sembianze di un trapper dal nome “Ragadi” che lancia dal palco dell’Ariston la sua canzone tra il rap e il trash dal titolo «Poco ricco», perché il protagonista del brano non è povero e neanche disagiato, solo “poco agiato”.
Nell’ultimo blocco a lui dedicato, il poliedrico artista pugliese impersona il cugino di Al Bano, Oronzo Carrisi, di professione virologo. Le sue considerazioni sul coronavirus le affida a un’altra canzone “Pandemia ora che vai via”.
Amadeus svela i conduttori della prossima edizione dell’Eurovision Song Contest
Sono le 22.00 passate e i cantanti in gara che si sono esibiti sono solo tre. Sui social si aspetta l’esibizione di Emma, che doveva esibirsi dopo Le Vibrazioni e invece sembra essere scomparsa dalla scaletta. Si torna alla gara quindi? Ovviamente no.
Dopo Checco Zalone, arriva il secondo superospite della serata. Laura Pausini, che presenta la sua nuova canzone “Scatola”. L’esibizione della Pausini fa da traino al momento “Eurovision Song Contest”, durante il quale Amadeus annuncia che i conduttori della prossima edizione del festival europeo della musica (che si terrà a Torino dal 10 a 14 maggio) saranno proprio Laura Pausini insieme a Mika ed Alessandro Cattelan, che per l’occasione sono sul palco.
Si ritorna alla gara di Sanremo 2022
Finalmente si ritorna alla gara con la tanto attesa esibizione di Emma che canta “Ogni volta è così”. A dirigere l’orchestra la cantante e musicista Francesca Michielin. Il duo è formidabile e mette d’accordo tutti, tanto che alla fine della serata meriterà il secondo posto nella classifica parziale e il sesto in quella generale.
Bisogna recuperare e quindi si va veloci. Uno dopo l’altro si esibiscono il diciannovenne Matteo Romano, star di Tik Tok, con il brano “Virale” e la signora della musica Iva Zanicchi che canta “Voglio amarti”. Standing ovation del pubblico per lei.
Ci sono altri intermezzi di intrattenimento, intervallati dalle esibizioni di Ditonellapiaga e Rettore con la canzone “Chimica”, Elisa con il brano “O forse sei tu” e Fabrizio Moro con “Sei tu”. Proprio prima della canzone di Moro, scendono le scale dell’Ariston le due attrici napoletane Margherita Mazzucco e Gaia Gerace, protagoniste della terza serie della Fiction “L’Amica Geniale”, in onda da domenica prossima.
Lo sprint finale della serata arriva con l’ingresso sul palco degli ultimi 4 artisti in gara: Tananai con “Sesso occasionale”, Irama con “Ovunque sarai” e i partenopei Aka7even (che canta “Perfetta così”) e Highsnob&HU con la canzone “Abbi Cura di te”.
La classifica parziale della seconda serata di Sanremo 2022
Anche durante questa serata a votare è stata la Sala stampa. Secondo il nuovo regolamento del Festival, infatti, durante le prime due serate è previsto che la Giuria dei giornalisti accreditati si divida in tre componenti di voto autonome: una giuria della carta stampata e delle tv, una delle radio e una del web. Ecco la loro classifica parziale, con un podio tutto al femminile dove spicca la pugliese Emma:
- Elisa – O forse sei tu
- Le vibrazioni – Tantissimo
- Emma – Ogni volta è così
- Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
- Irama – Ovunque sarai
- Fabrizio Moro – Sei tu
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Sangiovanni – Farfalle
- Matteo Romani – Virale
- Highsnob&Hu – Abbi cura di te
- Iva Zanicchi – Voglio amarti
- Aka7even – Perfetta così
- Tananai – Sesso occasionale
Classifica seconda serata Sanremo 2022: la prima generale
Dall’unione delle due classifiche parziali viene fuori la prima classifica generale. Ottimi risultati per gli artisti del Sud in gara. Sul podio il duo palermitano La Rappresentante di Lista. Emma si piazza al sesto posto, Massimo Ranieri all’ottavo e, a sorpresa ma non troppo, Giovanni Truppi all’undicesimo. Meno positivi i risultati di Highsnob&HU, diciottesimi, e Aka7even (ventunesimo). Ma tutto può ancora succedere.
- Elisa – O forse sei tu
- Mahmood e Blanco – Brividi
- La rappresentante di lista – Ciao ciao
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Emma – Ogni volta è così
- Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
- Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
- Irama – Ovunque sarai
- Fabrizio Moro – Sei tu
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Sangiovanni – Farfalle
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Rkomi – Insuperabile
- Achille Lauro – Domenica
- Matteo Romano – Virale
- Highsnob&Hu – Abbi cura di te
- Giusy Ferreri – Miele
- Iva Zanicchi – Voglio amarti
- Aka7even – Perfetta così
- Le vibrazioni – Tantissimo
- Yuman – Ora e qui
- Tananai – Sesso occasionale
- Ana Mena – Duecentomila ore