Giovanni Truppi a Sanremo 2022 ci è arrivato forse un po’ a sorpresa. Per chi non lo conoscesse è un cantautore napoletano, ha 41 anni, di cui dieci di carriera e cinque dischi all’attivo.
Il brano che canterà sul palco dell’Ariston si intitola “Tuo padre, mia madre, Lucia”, una ballad che l’artista ha composto con Niccolò Contessa e Pacifico.
«È una dichiarazione d’amore in inverno», ha spiegato il cantante. «Credo che questa stagione mi venga in mente in relazione alla canzone perché è il momento dell’anno più in sintonia con le sue atmosfere e per il sentimento di cui si parla, che è di quelli che rimangono in piedi anche alla fine di una (metaforica) tempesta di neve».
Ma da dove arriva questo titolo? Risponde Truppi: «Lucia è il nome di mia figlia. E il resto sintetizza l’amore adulto, che si espone alle correnti del mondo esterno. C’è un padre, c’è una madre, c’è Lucia, ma sono tutti solo spettatori. Al centro ci sono i due protagonisti, gli innamorati, la coppia».
Per la serata delle cover, ha scelto “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André, cantata insieme a Vinicio Capossela. E a chiusura del cerchio, il 4 febbraio arriva la raccolta “Tutto l’universo”, un ritratto d’artista attraverso quindici canzoni tra le più rappresentative della carriera del cantautore.
Truppi vince il premio Lunezia 2022
Intanto, a poche ore dalla partenza della kermesse musicale, il “Premio Lunezia per Sanremo 2022” va proprio a Giovanni Truppi. Stefano De Martino, patron della rassegna battezzata 26 anni fa e che premia i testi degli artisti in gara, ha reso nota la decisione, spiegando che il brano di Truppi è un «componimento raffinato e originale, dotato di peculiarità proprie che lo differenziano dalle ordinarie narrazioni di storie d’amore».
Segue anche la motivazione del critico musicale Dario Salvatori (membro Commissione): «Merita il Premio Lunezia per la capacità di raccontare un’Italia solo apparentemente minore e perfettamente contemporanea. Dimostrando che è possibile essere un artista indipendente anche a quarant’anni. Anche al Festival di Sanremo.»
Una vita tra musica, scrittura e un pianoforte tutto speciale
Tutta la vita di Giovanni Truppi è segnata dalla musica. A sette anni comincia a studiare chitarra e pianoforte. Da adolescente fonda la rock band Le Baccanti, e a 23 anni si trasferisce a Roma per studiare canto e composizione jazz (insegnerà poi canto per dieci anni).
Il primo album, “C’è un me dentro di me”, arriva nel 2010. Tra il 2013 e il 2017, Truppi pubblica altri tre album: “Il mondo è come te lo metti in testa”, “Giovanni Truppi” e “Solopiano”. Nel 2015 il cantautore ottiene il prestigioso Premio Club Tenco, un riconoscimento che viene attribuito al miglior autore o interprete emergente e che accende definitivamente l’attenzione sulla sua carriera già avviata sui palchi di tutta Italia.
Nel 2019 pubblica l’album Poesia e civiltà, caratterizzato da arrangiamenti più pop rispetto ai precedenti lavori e dall’introduzione di sintetizzatori. Mentre, nel gennaio 2020 ha pubblicato l’EP 5 che contiene nuove interpretazioni di tre brani tratti dall’album precedente, e due inediti. L’album è frutto della collaborazione con gli artisti: Calcutta, La Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Brunori Sas.
Giovanni Truppi: nel 2021 anche un libro
Nel 2021 Truppi approda nell’editoria con il libro “L’avventura”, pubblicato per La nave di Teseo, in cui racconta un viaggio in camper fatto tenendo sempre il mare a vista. Col suo piano smontabile, Truppi e compagni hanno portato la musica sulle coste italiche nella prima estate dopo l’inizio della pandemia.
Particolarità dei suoi live è l’utilizzo di un pianoforte tutto speciale. Da “artigiano della musica”, come si proclama da sempre, ha segato la parte destra di un piano verticale – mentre con la parte sinistra è riuscito a creare una tastiera “staccabile”. Un lavoro di design che ha reso lo strumento più facilmente trasportabile.
Giovanni lo porterà anche sul palco dell’Ariston.
Giovanni Truppi a Sanremo 2022, “Tuo padre, mia madre, Lucia”: ecco le recensioni di chi ha ascoltato il brano in anteprima
Per molti critici, il brano sanremese sul rapporto di coppia a confronto con il mondo esterno ha già ipotecato la vittoria del Premio della critica Mia Martini. Qui la loro opinione:
- ROCKIT: “Cantautorato allo stato puro”
- WIRED: “Il premio per il miglior testo sarebbe già un’enorme vittoria. Ci crediamo.”
- SORRISI: “La sua canzone è forse la più raffinata e ricercata di questa edizione”
- IL FATTO QUOTIDIANO: “Truppi, con la sua penna intensa, racconta un quadro, un film, un dialogo d’amore. Da riascoltare più volte”.
- STONEMUSIC: “Si presenta infatti voce e chitarra, alternando cantato e parlato. Brano di un romanticismo raro.”
- ILSOLE24ORE: “Probabilmente il miglior cantautore italiano della sua generazione (…..) si parla d’amore, il pezzo è bello, ma non è fatto per piacere a tutti”.
- SPETTACOLOMANIA: “L’evoluzione moderna del cantautorato italiano”.
Giovanni Truppi a Sanremo 2022: il testo di “Tuo padre, mia madre, Lucia”
di Pacifico – G. Truppi – N. Contessa – G. Pallotti – M. Buccelli – G. Truppi
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui.
…O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui,
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento
È amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare