Vestirsi di buccia d’arancia oggi non è solo possibile, ma è moda: tutto merito di Orange Fiber, un’innovativa impresa siciliana che trasforma il rifiuto in tessuto.
Dalle passerelle di Ferragamo a H&M, dai Global Change Award al G20, gli scarti di agrumi sono stati indossati più volte negli ultimi anni grazie ad Orange Fiber.
Bucce, semi, residui di polpa, tutto ciò che resta dopo la lavorazione delle arance per l’estrazione del succo, è filato e trasformato in tessuto pregiato dall’azienda catanese che, dopo il completamento del nuovo stabilimento in Sicilia, è in procinto di presentare sul mercato una nuova collezione.
Partendo dagli scarti dell’industria di trasformazione degli agrumi, il cosiddetto “pastazzo”, l’Orange Fiber crea l’ingrediente perfetto per designer consapevoli: un filato pregiato fatto di fibra cellulosica in grado di soddisfare le esigenze del mercato della fashion-luxury.
“Ogni anno, solo in Italia, l’industria dei succhi di frutta produce 700.000 tonnellate di scarti di agrumi. Lo smaltimento ha enormi costi ambientali”
Ideatrici, fondatrici e motore dell’Orange Fiber sono due startupper catanesi: Adriana Santanocito, specializzata in fibre tessili innovative, ed Enrica Arena, co-Founder e project manager, laureata in Cooperazione Internazionale per lo sviluppo e in Comunicazione.
Insieme hanno dato vita a una realtà che, nata nel 2014, è oggi riconosciuta a livello internazionale.
L’Orange Fiber ha, infatti, avanzato una vera rivoluzione produttiva e di stile con pratiche che vedono:
- lo sfruttamento del territorio per la produzione della materia prima azzerarsi
- un processo di estrazione green
- l’annullamento dei costi di smaltimento dello scarto delle agrumarie
ma soprattutto
- un prodotto finale che riesce a competere ad alti livelli con tessuti che provengono, al contrario, da una filiera altamente inquinante.
Collezioni moda con tessuti da fonti rinnovabili
A interessarsi del prodotto Orange Fiber, per costo e riproducibilità è, al momento, l’industria dell’haute couture.
Salvatore Ferragamo è stato il primo ad averne compreso il potenziale, presentando nel 2017 la prima collezione moda realizzata con l’esclusivo tessuto naturale Orange Fiber. L’interesse per i rocchetti di filato sostenibile da quel momento non poteva che crescere.
Nel 2019 i tessuti sostenibili di agrumi vengono inclusi nella H&M Conscious Exclusive Collection, mentre dal connubio tra l’innovazione di Orange Fiber e la tradizione dello storico marchio sartoriale napoletano E. Marinella nasce “Centocinque”, l’esclusiva collezione di cravatte foulards e pochettes sostenibili cadeau del G20 a guida italiana.
Oggi l’azienda è finalista al Torneo dell’Innovazione, la competizione annuale promossa dalla Banca europea degli investimenti che premia i migliori imprenditori sociali europei.
Nonostante la pandemia, l’Orange Fiber è inoltre pronta a presentare una nuova collezione di tessuti perseguendo il proposito d’innovare la tradizione tessile italiana.
La sfida di Orange Fiber e Tencel™
L’attesa è per la presentazione ufficiale del prodotto Tencel™ Limited Edition x Orange Fiber, la prima fibra composta di cellulosa da arance e da legno proveniente da foreste certificate per tessuti ecosostenibili ed eco-responsabili.
“Con i consumatori che diventano più eco-consapevoli, è imperativo che l’industria evolva in modo tangibile e innovi con materiali sostenibili per rimanere efficiente, competitiva e salvare il nostro pianeta per le generazioni future – dichiara Enrica Arena, amministratore delegato di Orange Fiber. Lenzing è un’azienda leader nel settore delle fibre sostenibili e siamo orgogliosi di collaborare con loro per creare questo nuovo materiale che diventerà una risorsa preziosa per l’industria tessile e della moda.”
Un modello di produzione pionieristico e green o, meglio ancora, orange.