Locali della movida a Lecce: una scelta ampia, ma tre rientrano sicuramente tra quelli più iconici: il Malibù, il Road 66 e il Cantiere Hambirreria.
Ne raccontiamo l’evoluzione per conoscere meglio i leccesi.
Locali della movida a Lecce: Malibù, il pioniere dei pub leccesi
“Se hai meno di quarant’anni anni, forse i tuoi genitori si sono conosciuti e magari innamorati al Malibù” si legge sul sito del locale in zona Mazzini. Ipotesi molto realistica.
Il pub Malibù nasce nel 1982 da un’idea dell’istrionico Luigi “Ginetto” Neglia, che oltre a essere il titolare e autore del leggendario menù, è anche colui che seleziona personalmente i video che si alternano senza soluzione di continuità dallo schermo sopra il palchetto del suo pub.
I suoi video attraggono tutti per bellezza ed eccentricità: sono perle scovate ovunque sul web, da YouTube a TikTok, come se Ginetto fosse un componente aggiunto alla redazione di Blob.
Il pub Malibù sorge in un contesto del tutto diverso da quello attuale. Il centro della movida era piazza Mazzini, allora meta di giovanissimi e di yuppies navigati. Il confine di quel pullulare di gente, il sabato sera, era rappresentato da via Trinchese, luogo di struscio e intrallazzi. Non c’era granché da fare nel centro storico, che non era ben messo ed era anche mal frequentato.
Locali della movida a Lecce: una storia nata 40 anni fa
Quarant’anni fa il pub Malibù offriva musica e faceva da pioniere nella preparazione di cocktail americani o negli arditi accostamenti culinari nelle fattezze di un panino. Ci si andava per prepararsi a un sabato sera nelle “cantine” (le sale attrezzate da discoteca che spopolavano fin dagli anni settanta) o per trascorrere una divertente serata tra amici.
Oggi il Malibù è uno dei pochi locali dove ci si può ancora togliere qualche sfizio senza spendere un patrimonio e mantiene un’aura leggendaria, ma al contempo calda e accogliente.
Le cose irrinunciabili del Malibù:
- l’atmosfera famigliare;
- la selezione audiovideo;
- i panini dagli accostamenti insoliti e…nineties, come quello che prende il nome del locale: prosciutto crudo, polpa di arancia, salsa cocktail, fontina;
- il tris di bicchierini di birra da degustazione;
- la coppa Candy Candy, dove crema pasticcera e panna montata incontrano il salato delle arachidi con salse al cioccolato e al caramello.
Il Malibù è in via di Porcigliano, 70 a Lecce.
Il Road 66 e la nascita del concetto di movida a Lecce
“La via dei pub e della movida”, questa è stata a Lecce, nei primi anni Duemila, la strada che collega Porta San Biagio a piazza Vittorio Emanuele II, conosciuta dai leccesi come piazzetta Santa Chiara.
Si tratta di due vie che formano un unico rettilineo, ricco di storia e cultura: via Ferdinando d’Aragona e via dei Perroni. Oltre a una delle porte che aprono al centro storico, su questo tragitto si apprezzano la chiesa di San Matteo, unica basilica leccese ad avere non solo le decorazioni, ma anche la tipica architettura barocca anche all’esterno, il museo archeologico “Faggiano” e molto altro, in un concentrato di storia millenaria da fare impallidire qualsiasi altra città.
In questo contesto nasce la steak house Road 66, su via dei Perroni, il giorno dell’Epifania del 1996. Dunque, almeno un lustro prima dell’avvio della piena riqualificazione del centro storico. E quasi un decennio prima che il concetto di movida in città fosse associato a quei luoghi.
A quel punto, il Road 66 di Danilo Stendardo e soci, era già divenuto un punto di riferimento per chiunque. Un crocevia di giovani e meno giovani che celebrano l’allegria del weekend assistendo ai concerti live, alle partite di calcio e alle feste e degustazioni organizzate dal pub. Una calamita irresistibile anche per i leccesi, storicamente abituati a restare fuori dai locali con un drink in mano.
Una cucina imponente permetteva agli avventori di gustare per la prima volta in città i sapori messicani con le tortillas e altro tex mex, ma anche di gustare le ottime grigliate e i panini fantascientifici. Oltre a un’ottima e ragionata scelta in fatto di birre.
Con allegria e passione il Road è sempre lì: la movida leccese ha raggiunto anche altre zone, ma l’istituzione Road non solo resiste, ma raddoppia anche, visto che a breve partirà il nuovo servizio in un palazzo adiacente. Cucine più spaziose, nuove griglie, nuovi frigoriferi per sbizzarrirsi con la frollatura delle carni. E i famosi fritti, spesso dolorosamente negati agli avventori.
Cosa provare assolutamente al Road 66:
- fare una chiacchierata con Danilo in fatto di birre, sedendosi comodi;
- le tortillas;
- l’asado de manzo argentino;
- il maxi chick’n’roll;
- il cut onion beef all’americana.
Il Road 66 è in via dei Perroni, 8 a Lecce.
Cantiere Hambirreria, alla conquista di Milano
Il Cantiere Hambirreria ha aperto a Lecce nel 2017 e dopo soli cinque anni ha raddoppiato a Milano, in corso Garibaldi. Dovrebbe bastare questo per intuire i grandi numeri di un locale di concezione contemporanea. Ha, infatti, convinto tutti per la sua qualità e la sua offerta di intrattenimento.
I fratelli Andrea e Daniele Vertugno hanno colto al volo l’occasione del trasferimento di un famoso negozio cittadino di mobili ed elettrodomestici, Sergio Tornese, che contava numerose vetrine, in un luogo a due passi dal centro storico, viale dell’Università, ma non troppo fortunato per quanto riguarda la vita notturna. Da quel momento è partita l’esplosione dell’adiacente viale Taranto.
Agli sparuti locali storici, la zona ha visto affiancarsi numerosi ristoranti, pizzerie e locali di servizio per la presenza degli studenti universitari, ma anche di uffici e case in affitto per turisti e viaggiatori.
Il pioniere in zona è stato il Barroccio, che attira ancora oggi numerosi avventori per i live e per una bevuta, ma il potenziale è davvero enorme. Così, prima della pandemia, e nelle estati cariche di speranza per il ritorno alla normalità, non è infrequente vedere orde di gente occupare anche le strade per assistere a un concerto al Cantiere, prima ancora di ordinare da bere o sedersi al tavolo a gustare l’altissima selezione di carni per gli hamburger gourmet.
Locali della movida a Lecce che sono storici, ma sanno anche modernizzarsi. Al Cantiere, infatti, hanno anche impiegato il tempo delle restrizioni sanitarie per rifarsi il look aggiungendo una fila di statue di operai da tipico cantiere Usa realizzate dallo scultore Matteo Greco per esaltare l’atmosfera industrial, implementare la” gintonicheria” e aggiungere una pasticceria che offre una ricca selezione di dolci da alta cucina.
Che cosa apprezzare del Cantiere Hamburgheria:
- la terrazza con belvedere;
- l’atmosfera industrial;
- la vasta selezione di gin tonic;
- la selezione mensile di birre artigianali prodotte da microbirrifici;
- gli hamburger dalle altezze vertiginose. Un classico è il Pulley, i cui ingredienti principali sono: sfilacci di maiale marinati in salsa barbecue a bassa temperatura, cipolla caramellata, crema di cheddar;
- le mousse Cantierello, vari gusti.
Cantiere Hambirreria è in viale dell’Università, 23, a Lecce e in corso Garibaldi, 111, a Milano.