La storica famiglia di pasticcieri Tagliaferri ha creato il cioccolatino “Cavoto” per omaggiare Cava de’ Tirreni, città di storia e tradizione in Campania
Il Cavoto è una delle eccellenze della Pasticceria Tirrena, una realtà nata agli inizi del ‘900 a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, in Campania, e oggi guidata dai fratelli Tagliaferri.
Si tratta di un cioccolatino ripieno, pensato dalla famiglia Tagliaferri e definito “Regio Cioccolatino Aragonese” per rifarsi all’antica storia della città di Cava de’ Tirreni.
La storia
Un tempo il “cavoto”, infatti, era l’antico appellativo che si dava agli abitanti della città metelliana che racchiude un passato che ancora oggi inorgoglisce i cavesi con la storia della Pergamena bianca. Si tratta di un diploma in bianco concesso dal re di Napoli Ferdinando I ai “cavoti” per ricompensarli della fedeltà mostrata verso il Regno Aragonese ed il Re Ferdinando I D’Aragona. Su quel documento i “cavoti” avrebbero potuto scrivere qualsiasi cosa gradissero, ma non fu mai usato. Oggi questo importante documento è custodito nel Palazzo di città.
Una storia gloriosa che i fratelli Tagliaferri, Osvaldo, Federico e Anna, hanno voluto riportare alla luce come simbolo di amore incondizionato per la propria città.
Pasticceria Tirrena e l’amore per Cava
Abbiamo chiesto ad Anna Tagliaferri di raccontarci di questa sublime creazione. “Mai nessuno aveva omaggiato la città dando un nome così palesemente legato alla storia di Cava come abbiamo fatto noi”. Inizia così il suo racconto e già dalle prime battute si percepisce l’amore e l’orgoglio per le proprie tradizioni.
“L’idea del Cavoto nasce da un’idea di noi tre fratelli perché volevamo dare un’impronta con un dolce che caratterizzasse Cava de’ Tirreni, in quanto essendo noi un’attività storica volevamo omaggiarla con un nostro dolce. All’interno della scatola abbiamo voluto inserire la Pergamena bianca, simbolo della nostra città, affinché tutti sapessero la gloriosa storia che abbiamo avuto in passato.
Il cioccolatino Cavoto, in realtà, era una realizzazione che facevamo già da tempo, ma non aveva ancora questo nome. Lo preparavamo con le caratteristiche salienti della nostra pasticceria, lo imbottivamo con il torrone al rhum, al pistacchio, poi abbiamo fatto una ricerca storica sull’antico nome dei cavesi ed abbiamo deciso di omaggiare questo cioccolatino alla città dando il vecchio nome che ci rappresentava. Sotto la scritta Cavoto abbiamo, infatti, inserito antico cioccolatino Aragonese.
Ogni cosa che realizziamo, dai prodotti al nostro packaging, tutto è pensato per l’amore di Cava. Alla fiera della Pasticceria abbiamo avuto un importante riconoscimento per la torta Luna Rossa, creata da papà (Felice Tagliaferri, n.d.r.), mentre, come packaging, alla Borsa del Turismo abbiamo ricevuto importanti riconoscimenti. Ogni confezione ha l’impronta di Cava de’ Tirreni. Quest’anno per i panettoni abbiamo realizzato tre foto nuove di alcuni punti emblematici della città, piazza Abbro, la Fontana dei Delfini e Piazza San Francesco”, racconta Anna.
Gusti del Cavoto
Sono cinque i gusti del cioccolatino Aragonese: Rhum San Martino, torroncino al rhum e cioccolato, Sole di Venere, incontro tra cioccolato e caramello salato, Luna Rossa, semifreddo realizzato dal signor Felice Tagliaferri con mousse di frutti di bosco e cremino al pistacchio, Venere Bianca, mix tra cioccolato bianco e nocciole e Venere Nera, cioccolato fondente con un morbido ripieno ed una croccante copertura.
Il nostro riconoscimento più importante sono i nostri clienti
“Sono tante le persone che vengono a trovarci, anche da fuori regione, come sono in tanti a scriverci da tutto il mondo e ci ringraziano. Ci sono persone che vengono di proposito a Cava de’ Tirreni per acquistare i cioccolatini Cavoti”.
Nel futuro di Cavoto
“Siamo una realtà che intende crescere a piccoli passi, perché occorrono spazi adeguati e bisogna essere pronti ad affrontare una maggiore richiesta di produzione. Pensare di portare Cavoto al di fuori della Campania è uno step successivo che vogliamo raggiungere. Per ora siamo felici di soddisfare tutte le richieste che ci giungono, senza sacrificare la qualità del prodotto.
Il ricordo dei cavesi tiene viva la memoria della nostra famiglia
“L’altro giorno mi sono emozionata. È entrata in pasticceria una cliente che ormai non abita più qui e mi ha raccontato un aneddoto di oltre 30 anni fa. Quando lei era solo una bambina ed andava o tornava da scuola, si fermava sempre in pasticceria. Un giorno i suoi genitori diedero a lei e suo fratello 10 euro perché acquistassero dei dolci da noi. I due persero un po’ di tempo giocando in piazza e una volta giunti qui si resero conto di aver perso le 10mila lire. Lei iniziò a piangere, temendo le sgridate della madre, ma mio padre le diede i dolci senza chiedere nulla in cambio.
A distanza di giorni la madre di questa bambina andò in negozio per saldare il debito, ma papà ugualmente non volle i soldi. Oggi questa cliente ricorda ancora quel sapore e quei profumi che la legano ad un periodo felice della sua infanzia. Per lei questa è la storia di Cava ed io non posso che esserne orgogliosa se, a distanza di anni, mio padre, la mia famiglia, vengono ricordati in questo modo. Sono otto anni che papà non c’è più e il suo ricordo lo tiene ancora in vita. L’indimenticabilità bisogna guadagnarsela”, conclude Anna.