I migliori studenti d’Italia sono giovani, sono preparati, sono super. Hanno passato due primavere in lockdown, sacrificando parte dei “migliori anni”, come li si descrivevano prima della pandemia. E ora riempiono di speranza il presente e il futuro del Paese. Tanti i nomi e le storie da conoscere, tantissimo Sud tra loro.
I giovani Alfieri del Lavoro
Sono cinquanta i “cervellini” saliti al Quirinale per essere insigniti come Alfieri del Lavoro dal presidente Sergio Mattarella. Ogni anno ne vengono premiati venticinque, ma la cerimonia dello scorso anno è saltata per l’acuirsi della crisi sanitaria.
Non è solo lo studio, nel quale comunque i ragazzi hanno saputo distinguersi, ma anche e soprattutto quello che sono riusciti a fare oltre le ore di lezione e quelle dei compiti a casa.
Tra i venticinque del 2020 sono in maggioranza i ragazzi, mentre il contrario è accaduto quest’anno, sempre con la stessa proporzione: 14 a 11.
Migliori studenti d’Italia: l’eccellenza degli studenti è nel Mezzogiorno
E poi c’è soprattutto il Sud tra quei nomi. Ventuno studenti su cinquanta studiano o hanno studiato nel Mezzogiorno. Non è campanilismo, ma una constatazione che sembra voler abbattere l’ennesimo pregiudizio. Perché sì, al Sud ci sono le situazioni più gravi nel livello d’istruzione e nelle condizioni strutturali delle scuole.
Lo ha confermato ancora una volta il rapporto Istat pubblicato l’8 ottobre 2021. Se nel settentrione il 45% degli adulti è diplomato e uno su cinque possiede una laurea e altri titoli superiori, la situazione nel meridione è rispettivamente del 38,5% e del 16,2%.
Il futuro, però, sembra promettere molto meglio. Ventiquattro dei cinquanta nuovi alfieri vengono dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Puglia. Il Centro e il Nord devono spartirsi il resto, con una sproporzione per il Nord.
Il riscatto del Sud passa dallo studio e dal volontariato
Ci sono l’impegno per i disabili a Lourdes, la progettazione di boschi accessibili ai disabili, l’eccellenza nello sport e i 10 in pagella.
Tra questi, ce n’è uno che arriva dal sud del mondo per arrivare al Sud Italia, a Trinitapoli, provincia di Barletta, Andria e Trani. È quello di Kaur Gurjit, nata in India diciotto anni fa e arrivata in Italia a quattro anni. Si è meritata l’onorificenza assegnata dal presidente per la sua media, intanto ha intrapreso con grande profitto la facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza di Roma.
Gli altri nomi dalle regioni meridionali. Alfieri del 2021:
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- Gianni Bellu (Sassari)
- Luana D’Anna (Agrigento)
- Nataly Debellis (Bari),
- Mario Ferrante (Caserta)
- Michele Giammarrusti (Matera)
- Marco Romano (Campobasso)
- Giulia Russo (Foggia)
- Lucia Schiavone (Cosenza)
- Alessandro Tasca (Catania).
Gli Alfieri del 2020, i nomi dei migliori studenti d’Italia
- Rosaria Cavallaro (Catania)
- Diego Ciccarelli (Macerata)
- Valeria Antonella Di Teodoro (Campobasso)
- Giulia Maria Falciglia (Enna),
- Viviana Labanca (Potenza)
- Mariagrazia Losurdo (Barletta Andria Trani)
- Salvatore Mongiovì (Agrigento)
- Giuseppe Steduto (Foggia)
- Edoardo Toma (Lecce)
- Sara Vicinanza (Salerno).
Dalla Campania uno dei quattro “filosofi” più bravi al mondo.
Vanto del suo paese, Somma Vesuviana (Napoli), Giovanni D’Antonio ha ricevuto un’accoglienza calorosa dal sindaco e dai compaesani per essersi classificato al quarto posto ai Mondiali di Filosofia. Un po’ al calore del paese si è abituato, perché a maggio aveva già ottenuto il primo posto alle olimpiadi europee della stessa materia, ma svolte in lingua inglese. Quest’anno ha appena cominciato il quinto liceo scientifico al “Torricelli” di Somma.
È pugliese l’unico italiano tra i dieci finalisti del Global Student Prize 2021
Mirko Cazzato, 20 anni, leccese, è tra i finalisti del premio da centomila dollari “Global Student Prize” 2021. A soli 14 anni, Mirko ha fondato la startup sociale “Mabasta”, capace di realizzare buone pratiche contro il bullismo che continuano ad avere rilevanza nazionale. La finale del premio è prevista per il 10 novembre.
E i prof? Il miglior docente dell’anno insegna a Lecce
Mirko Cazzato ha avuto un ottimo maestro, il professore Daniele Manni, docente d’informatica dell’istituto “Galilei-Costa” e co-fondatore della WeDo Academy per le startup giovanili, nata a giugno, sempre nel capoluogo salentino. Manni è stato tra i finalisti della prima edizione del “Global Teacher Prize” nel 2015, si è aggiudicato il Global Teacher Award nel 2020 ed è fresco vincitore del premio Your Edu Action come miglior docente dell’anno.
E le scuole? A Campobasso la più innovativa d’Europa
Il premio Eita (European innovative teaching award) assegnato dalla Comunità Europea alle scuole che partecipano al programma Erasmus+ ha visto come protagonista l’istituto comprensivo “G. Barone” di Baranello, in provincia di Campobasso.
L’istituzione europea ha voluto dare un riconoscimento a un programma innovativo di mobilità linguistica per gli insegnanti della scuola molisana. Il progetto Better teachers for better students’ language skillsha permesso a un gruppo di docenti di frequentare a Londra dei corsi sulle metodologie Clil (Content and Language Integrated Learning)per sperimentare nuove tipologie d’insegnamento da introdurre nelle classi inferiori.